Dolce casa

Il Gran Consiglio, in gennaio, ha rifiutato la mozione di Pelin Kandemir Bordoli, che chiedeva l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione. Questo ha obbligato l’Asi a reagire  sia alla scarsa attenzione del governo e del parlamento al problema dell’alloggio, sia al Piano Cantonale dell’alloggio che subisce continui ritardi.


L’introduzione del formulario ufficiale sarebbe una risposta concreta, semplice e puntuale. Lo si è constatato nei sei cantoni in cui è stato introdotto. È un modulo predisposto dal Cantone dove è indicata la pigione del precedente inquilino e l’eventuale aumento con la sua motivazione. Se questo non è giustificato, la pigione iniziale può essere contestata.


Un’opinione diffusa fra chi osteggia il formulario, è la litigiosità che creerebbe. Nei cantoni dove è stato introdotto, le vertenze sulla contestazione iniziale della pigione, sono state limitatissime. Il formulario invoglia infatti il locatore a non incorrere in situazioni sanzionabili e la trasparenza avvantaggia entrambe le parti.
Il cambio d’inquilino rappresenta sovente l’occasione privilegiata per aumentare la pigione senza ragioni, soprattutto quando si vuole parificare la pigione al mercato. A subire maggiormente l’attacco sono gli alloggi che hanno un costo sopportabile, soprattutto quando scarseggiano gli alloggi a costi ragionevoli.
In Ticino dal 2010 al 2015, l’aumento delle pigioni è stato superiore alla media nazionale. A marzo 2018 il portale Homegate riportava che in Svizzera le pigioni avevano registrato una flessione dello 0,18% rispetto al mese precedente, mentre in Ticino sono cresciute dello 0,19%.


L’ultimo dato Ustat registra uno sfitto dell’1,59%. Il parco alloggi in Ticino è costituito in buona parte da stabili vecchi, che spesso non hanno goduto di una normale manutenzione. Tra il 2018 e il 2025 tutti gli alloggi sussidiati ancora esistenti (circa 3.800) perderanno i sussidi e saranno immessi nel libero mercato. Spesso non c’è più correlazione fra qualità e prezzo. Il formulario ufficiale contribuirebbe a preservare pigioni corrette dopo i prevedibili interventi di ristrutturazione.


L’iniziativa è promossa oltre che dall’Asi, da Associazione ticinese delle famiglie monoparentali e ricostituite, Forum Alternativo, Giso, Montagna Viva, Ocst, Pc, Ps, Unia, Uss, I verdi, Vpod; ed è sostenuta da Caritas Ticino, Mps, Ssm, Sit.


La diversa provenienza delle organizzazioni favorevoli a questa iniziativa sottolinea che se si vuole è possibile raccogliere interesse ed energie attorno ad un tema senza porre steccati ideologici. Un atteggiamento di cui l’Asi è particolarmente grata a chi ha raccolto il suo appello.

Pubblicato il 

03.05.18

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