Dal primo aprile 2011, con l'entrata in vigore della nuova Legge sull'Assicurazione Disoccupazione (Ladi), sono sensibilmente mutate le condizioni quadro del diritto a ricevere le indennità, in particolare per quanto riguarda il numero di indennità giornaliere.
La problematica è sentita come potenzialmente pericolosa dal territorio: ne sono dimostrazione gli innumerevoli interventi sulla stampa e nei media nazionali e regionali che sottolineano le sue possibili ripercussioni negative su tutto il sistema di sicurezza sociale; in particolare lo sgravio per la disoccupazione andrà a gravare invece sulle prestazioni assistenziali. Sos Ticino ha ritenuto necessario proporre una risposta concreta a queste preoccupazioni, ritenendo che la questione rientrasse ottimamente nella rete di interventi da esso garantita così come la convinzione di poter disporre, al proprio interno e attraverso sinergie collaudate, delle risorse necessarie alla realizzazione di questo servizio.
Il servizio si configura attraverso la creazione e la gestione di uno sportello itinerante (con permanenze in luoghi diversi, preferibilmente in collaborazione con le casse di disoccupazione in modo da garantire una continuità nella presa a carico) capace di offrire una consulenza mirata per inserire o avvicinare le persone in difficoltà alla rete sociale esistente pubblica e/o privata. Il servizio coinvolge quali attori i disoccupati formati quali operatori del settore sociale, formativo e di gestione del personale, presenti sul territorio in numero significativo.
Gli utenti destinatari dello sportello sono in particolare i disoccupati di lunga durata a fine diritto, chi non ha ancora diritto alle indennità di disoccupazione (6 mesi di attesa), così come altre persone in difficoltà a orientarsi nella rete dei servizi sociali. Questa prevedibile urgenza sociale costituisce il nucleo di partenza per lo sviluppo del servizio sportello, che nella sua azione potrà interagire poi con realtà più variegate presenti sul territorio. Proprio in quest'ottica, il servizio si è innanzitutto preoccupato di creare una mappatura dei servizi esistenti, organizzandone i contenuti e i relativi rimandi legislativi in uno strumento a disposizione dei partecipanti al programma occupazionale, che vengono quindi formati internamente al ruolo di consulente presso lo sportello. Lo stesso trova i fondamenti nella volontà di evitare una discontinuità e una dispersione nel momento di passaggio tra i servizi preposti all'aiuto nella ricerca di un impiego e i servizi meglio indicati per la gestione delle problematiche spesso correlate alla mancanza di un impiego e del reddito da esso garantito.

Pubblicato il 

19.05.11

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