Nell'articolo precedente avevo presentato la figura del "Learning Mentor", animatore sindacale, ruolo importante che il sindacato gioca per promuovere la formazione continua, ma non solo questo. Un altrettanto ruolo fondamentale è legato alla tutela e alla salvaguardia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori attivi nei vari settori professionali.
La denuncia che è divenuta di dominio pubblico, su quanto successo al cantiere del Nuovo Centro Culturale della città di Lugano, ne è una testimonianza.
Come è ben dimostrato da questa situazione, il Canton Ticino si è attivato subito dopo l'entrata in vigore dei Bilaterali per mettere in piedi gli strumenti di protezione quali: la Commissione tripartita, l'Associazione interprofessionale di Controllo (Aic), oltre ad aver aumentato il numero degli ispettori del lavoro. Ma purtroppo tutto questo non è stato sufficiente.
Quanto abbiamo appreso la scorsa settimana è qualcosa di indegno e a dir poco vergognoso, e bisogna ringraziare i lavoratori che hanno avuto il coraggio di portare la loro testimonianza, fare emergere questa situazione, denunciarla anche alla procura generale. Che nel 21° secolo esistano ancora casi di caporalato è una vergogna. Che succedano pure alle nostre latitudini è decisamente preoccupante.
Posso capire che poi le varie associazioni si affrettino a dire che sono solo casi isolati, ma un caso è già un caso di troppo! Considerata poi la gravità …
L'edilizia, come pure altri settori professionali stanno diventando una giungla per le lavoratrici ed i lavoratori? Oltre al peggioramento delle condizioni di lavoro, la pressione sui salari è forte: i datori di lavoro tendono ad assumere altro personale che costa meno rispetto a chi risiede nel nostro cantone. Ma la colpa di chi è? Non certamente dei lavoratori e delle lavoratrici, ma dei datori di lavoro. Questo lo si deve dire una volta per tutte. Gli strumenti, chiamate anche misure di accompagnamento contro il dum-
ping salariale e sociale ci sono, ma devono essere applicati ed essere maggiormente incisivi.
Adesso la misura è veramente colma.
La situazione emersa al Cantiere del Nuovo Centro Culturale della città di Lugano ci pone di fronte a situazioni reali del mondo del lavoro e a scenari molto preoccupanti: per la sua gravità obbliga tuttavia tutta la classe politica a un'attenta riflessione e alla necessità di istituire controlli più intensi e soprattutto occorre sanzionare maggiormente coloro che speculano e traggono beneficio –in modo ignobile– sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori.

Pubblicato il 

19.05.11

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