Dopo due anni circa di regime oscurantista, finalmente è tornata la luce di un nuovo governo Berlusconi. Una luce che come una sciabolata vendicatrice sta mostrando ora tutte le nefandezze che si sono prodotte quando era il bofonchiante Romano Prodi a guidare l'Italia. Colpe a cui adesso l'integerrimo Silvio deve porre rimedio. Perché è colpa di Prodi se abbiamo questo nuovo capolavoro del neorealismo italiano: "Napoli, discarica aperta". Prima che arrivasse il professorone bolognese, adagiata alle falde del Vesuvio ci stava una città che era detta "la Copenaghen del Mediterraneo" per quanto era linda ed efficiente. Ma per fortuna è tornato Silvietto che troverà sicuramente qualche tappeto (erboso) sotto il quale nascondere la spazzatura napoletana. Anche se in fondo, per puro disfattismo, si enfatizza l'accezione negativa del concetto di "spazzatura". Concetto che ha una sua valenza artistica visto che riesce a rendere i vicoli partenopei del tutto simili a padiglioni della Biennale di Venezia. Dunque sarebbe quasi un peccato incenerirli. Ed è colpa di Prodi se l'Italia si è riempita di zingari che rubano più dei politici, che uccidono più dei mafiosi. Se non fosse che questi ultimi sono notoriamente creature leggendarie come i troll. Ma che dobbiamo fare? Ai comunisti piace inventarsi delle saghe per ingannare il tempo tra un attentato e l'altro. Racconti fantastici enfatizzati da una stampa notoriamente manipolata dalla sinistra. I Nomadi sono certamente un problema anche quando non cantano, soprattutto in un paese in cui ormai anche i cd sono rom. Invece le frontiere si sono ridotte a un colabrodo lasciando entrare stranieri di tutte le razze e colori sebbene non sia certamente questa la via per ripopolare una nazione a crescita demografica negativa. Anche la globalizzazione è colpa di Prodi perché è stato lui a stringere oscuri legami commerciali anche con i marziani pur di svendere le belle tradizioni del proprio paese. E via con gli spaghetti made in China (si sono mai visti?), con le piadine bulgare e con chissà quale altro abominio. Bisogna tornare ad operare nell'ottica di un sano protezionismo. Rivalutiamo l'idea di "autarchia" per dire. Il caffè con la cicoria o la carenza di banane non hanno mai fatto male a nessuno. E perché poi Prodi si è piccato di mettere a posto i conti pubblici italiani? Per fare la figura del primo della classe con l'Unione europea? Così per colpa di Prodi tanti onesti evasori fiscali si sono visti mettere le mani in tasca a tradimento. Il lato oscuro del pil se prende luce si guasta. Praticamente è l'olio dell'economia. È tanto difficile da capire? Non che sia una priorità ma si è un po' dimenticato di dire che anche lo scioglimento del Polo è colpa di Prodi. Quello delle libertà per fortuna e salvezza degli italiani si è rifuso nel "popolo delle libertà" mentre quello artico è troppo lontano perché possa interessarci. Che lo usino i comunisti per farci le loro riserve protette visto che sono in estinzione. Concludendo, l'unico Romano che ci piace è il saluto.

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30.05.08

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