Il tema in votazione il prossimo 27 settembre 2009, che riguarda il finanziamento aggiuntivo temporaneo dell'Assicurazione invalidità (Ai), mediante l'aumento delle aliquote dell'Imposta sul valore aggiunto (Iva) è di vitale importanza per il nostro sistema delle assicurazioni sociali. Infatti dopo la quinta revisione dell'Avs, che ha richiesto sacrifici a chi beneficia di questa rendita, con il finanziamento aggiuntivo si punta anche a creare un fondo di compensazione dell'Ai, completamente distaccato da quello dell'Avs, che ne copre i buchi miliardari. Questa tappa di transizione è necessaria per poter garantire la sopravvivenza delle due assicurazioni a lungo termine.
Negli ultimi anni, la situazione finanziaria dell'Ai ha subito un deterioramento. Il debito e il disavanzo annuo di questa assicurazione hanno raggiunto livelli altissimi, come già detto, tali da mettere in pericolo la sua esistenza. Sono dunque necessarie entrate supplementari perché, se si volesse colmare il disavanzo unicamente con misure di risparmio, occorrerebbe, ad esempio, decurtare le rendite di circa il 40 per cento. Nella situazione attuale, di crisi, questo sarebbe inaccettabile, dato che in media una rendita ammonta a circa 1'600 franchi al mese. In poche parole tale misura è socialmente insostenibile!
Come già ribadito durante la votazione per l'accettazione della quinta revisione dell'Avs, accettandola i cittadini sono stati disposti a fare dei sacrifici, a patto che si continuasse permettendo il finanziamento aggiuntivo. Ora è giunto il momento di onorare questa promessa, accogliendo con un doppio Sì (del Popolo e dei Cantoni) la modifica della Costituzione.
Va altresì ricordato che l'Ai copre il rischio d'invalidità, da cui nessuno è immune. Questa assicurazione permette, e dovrà essere così anche in futuro, l'integrazione sociale e professionale di persone invalide e andicappate, aiutandole a vivere una vita dignitosa. Nel mercato del lavoro odierno, dove vi è sempre più concorrenza e il valore della solidarietà e del lavoro della persona contano sempre meno, il fatto che ci siano aiuti che poggiano su una struttura finanziaria sana e che garantiscono l'integrazione professionale a queste persone è fondamentale.
Questi aiuti devono continuare ad esistere, perché contribuiscono a fare in modo che ci sia pari opportunità per tutti, rispettando la diversità di ognuno nel proprio lavoro, anche nelle situazioni personali più difficili. Dunque il prossimo 27 settembre votiamo si al finanziamento aggiuntivo.

Pubblicato il 

11.09.09

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