Spazio Amnesty

La Colombia è il paese più pericoloso al mondo per chi difende la terra, il territorio e l’ambiente. Yuly Velásquez, Presidente della Federazione dei Pescatori Artigiani, Ambientali e Turistici del Dipartimento di Santander (Fedepesan) lo ha vissuto sulla propria pelle. L’anno scorso, Yuly è stata vittima di un attacco armato mentre era sul campo, impegnata a valutare le condizioni del territorio.


«Tutti in Colombia hanno il diritto di avere acqua pulita. Eppure, i nostri fiumi e corsi d’acqua sono fortemente inquinati a causa del petrolio e del gas. Le persone soffrono di malattie gastrointestinali e spesso hanno diarrea ed eruzioni cutanee croniche − nessuno sa da dove provengano queste malattie. È evidente che c’è un legame con il fatto di dover bere acqua inquinata», spiega Yuly Velásquez. «La situazione ha un impatto enorme anche sui nostri mezzi di sostentamento. Dove vivo abbiamo bisogno di acqua incontaminata per pescare e vendere del buon pesce.

 

Ma a causa dell’inquinamento, il nostro pescato sta diminuendo, con gravi conseguenze economiche. Non è più come 10 anni fa: le catture sono misere». «È così triste che in Colombia − un paese sia ricco che povero − molte famiglie vadano a letto senza cibo. È preoccupante vedere così tanti pesci morti durante tutto l’anno. Ecco perché voglio assicurarmi che i responsabili dell’inquinamento siano chiamati a risponderne. Ma non è facile», prosegue. «Come attivista donna che difende i nostri corsi d’acqua, non ho la sicurezza di poter svolgere liberamente le nostre attività di pesca e proteggere il nostro ambiente. È molto pericoloso. In passato mi hanno sparato e la mia guardia del corpo è stata ferita. Ma nonostante le minacce e gli attacchi sempre più donne si sono unite alla nostra causa e abbiamo imparato a batterci insieme − molte hanno coinvolto anche i loro figli. Mi motiva e mi riempie di orgoglio vedere così tante persone che si uniscono alla nostra causa», dice l’attivista. «Anche se le autorità considerano ancora l’ambiente come una questione separata, chiediamo alle aziende che utilizzano carburante e olio di non scaricarli direttamente nel fiume, nei corsi d’acqua o nelle zone umide. Devono trovare un luogo adeguato per smaltire queste sostanze ed evitare che si riversino a valle. Alcune persone bevono ancora l’acqua direttamente dai fiumi, senza alcun trattamento di base».


«Il nostro sogno è che le comunità di tutta la Colombia possano consumare acqua pulita. È essenziale che la vecchia generazione sia orgogliosa del nostro lavoro, perché già loro si sono impegnati in difesa della nostra terra, sfidando altrettanti pericoli. Oggi sono determinata a fare lo stesso», conclude Yuly Velásquez.

Pubblicato il 

14.12.23
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