Il 14 dicembre, l’Unione Europea (UE) ha raggiunto un accordo riguardo alla Direttiva sulla responsabilità delle imprese in materia di ambiente e diritti umani, che sarà ratificata in primavera. Si tratta di un segnale forte: le grandi aziende europee non potranno più ignorare le conseguenze delle loro attività sui diritti umani e l’ambiente, ovunque si verifichino. Ora la Svizzera dovrà colmare il ritardo perché anche il nostro paese ha bisogno di una legge forte ed efficace.

 

L’UE ha lavorato intensamente sulla direttiva che obbligherà le grandi aziende a rispettare i diritti umani e gli standard ambientali nelle proprie attività commerciali, riducendo inoltre le emissioni nocive. In tutti i paesi dell’Unione un’autorità di vigilanza potrà imporre sanzioni in caso di violazioni, e le vittime di violazioni dei diritti umani e di danni ambientali legati alle attività di multinazionali con sede nell’UE potranno finalmente ottenere un risarcimento.

 

Nel novembre 2020 il Consiglio federale aveva respinto l’Iniziativa per multinazionali responsabili, affermando di voler intraprendere un’azione “coordinata a livello internazionale” e che le aziende in Svizzera e nell’UE devono essere “messe sullo stesso piano”. Presto, però, la Svizzera sarà l’unico paese in Europa a non aver legiferato in materia.

 

«Visto il risultato serrato della votazione popolare del 2020, per noi è chiaro che il Consiglio federale deve mantenere la promessa fatta», afferma Dominique de Buman della Coalizione per multinazionali responsabili, «la Svizzera deve avere una legge sulla responsabilità delle multinazionali, far sì che le raffinerie d’oro o le multinazionali delle materie prime siano finalmente tenute a rispettare i diritti umani e a rispondere quando causano danni».

 

Danièle Gosteli Hauser, esperta di Economia e Diritti Umani per Amnesty International, aggiunge: «Attualmente, nonostante i progressi, nel mondo è ancora molto difficile vedere una multinazionale sanzionata per abusi e/o danni ambientali. La Svizzera ha puntato sulle iniziative volontarie, adottando un atteggiamento attendista. Ora dovrà rivedere la sua posizione e farlo senza indugio: il tempo sta per scadere».

 

A fine novembre 2023, diversi attori economici hanno dichiarato ai media di ritenere importante che la Svizzera si allinei rapidamente alla direttiva europea sulla responsabilità delle imprese. In particolare, hanno criticato la passività del Consiglio federale, che attualmente sta lavorando solo su un piccolo adeguamento dell’obbligo di rendicontazione. Ritengono che l’economia abbia bisogno di certezze giuridiche, non di doppio lavoro, come nel caso di legislazioni diverse sulla responsabilità aziendale delle multinazionali in Svizzera e nell’UE.

 

La Coalizione per Multinazionali Responsabili sta elaborando una nuova iniziativa nazionale per far sì che la questione non venga rimandata all’infinito dal Governo federale.

Pubblicato il 

12.02.24
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